Impianto di Trigenerazione ad alto rendimento

IMPIANTO DI  TRIGENERAZIONE  AD ALTO RENDIMENTO

Il 29 Aprile 2011, alla presenza delle autorità, è stato inaugurato il nuovo impianto di trigenerazione.

Introduzione dell’Amministratore Delegato Rag. Gabriele Geretto

“Un cordiale benvenuto da parte mia e da tutto il Consiglio di Amministrazione della Casa di Cura Giovanni XXIII a tutti i presenti ed in particolar modo alle autorità che hanno voluto onorarci con la loro partecipazione.
In un momento di crisi economica così grave, bisogna saper cogliere le opportunità che comunque la nostra economia ci consente. Generalmente si è indotti a contrarre i costi, altri invece focalizzano la propria attenzione sulla riorganizzazione del lavoro, altri come nel nostro caso hanno scelto la strada dell’innovazione.
Innovare significa investire. Abbiamo investito in attrezzature sanitarie di altissimo livello, non trascurando però le fonti energetiche, problema peraltro di grande attualità.
A onor del vero nel vero 1990 avevamo già affrontato questa problematica acquisendo una centrale di Coogenerazione. Seguendo questo percorso ed in linea con le innovazioni tecnologiche più avanzate in questo campo, ecco che oggi ci troviamo ad inaugurare una centrale di Trigenerazione.
Non vogliamo entrare nel merito delle caratteristiche tecniche in quanto saranno meglio spiegate dal responsabile dell’ufficio tecnico geom. Boato, ma abbiamo l’orgoglio di far presente un aspetto non trascurabile di queste scelte.
L’impianto è costato oltre 1.000.000 di euro ed è stato acquistato senza sovvenzione statale o regionale.
Per concludere desideriamo ringraziare tutti i progettisti e le varie ditte che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante opera.”

Inaugurazione trigeneratore

Taglio nastro Trigeneratore

Video di TeleChiara

Telechiara

Video su Youtube

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Relazione tecnica del Geom. Mario Boato (Resp. Ufficio Tecnico Sogedin Spa)

“I’impianto è costituito da un gruppo elettrogeno composto da un motore a ciclo otto, alimentato a gas metano, accoppiato ad un alternatore elettrico che eroga una potenza massima di 600 KWe.
Detta energia viene immessa nelle linee di distribuzione elettrica del complesso Sogedin e soddisfa (circa i 2/3) del fabbisogno giornaliero del complesso edilizio mentre di notte, essendo l’energia prodotta, in esubero rispetto al fabbisogno, quella non utilizzata, può essere ceduta all’ENEL, oppure può essere ridotta la producibilità elettrica o ancora, quest’ultima può essere tarata in funzione del fabbisogno termico del complesso dando quindi priorità alla produzione di energia termica. Sono queste valutazioni e scelte di carattere  economico che vanno attentamente monitorate per perseguire l’obiettivo di economizzare sui consumi.

Trigeneratore_01
Gruppo coogeneratore  Potenza 600 KWe

Il consumo orario massimo della macchina è di circa mc. 150 ora di gas metano, che equivale ad una potenza immessa di 1430 KW.
Subito salta all’occhio, il delta negativo tra la potenza immessa nella macchina come metano e quella ricavata come energia elettrica. Sono circa 830 KW in meno che in tanti impianti vanno dispersi in aria.
Ciò e dovuto al basso rendimento del motore (40 % circa) che è tipico dei motori a combustione interna. L’impianto però è dotato di adeguati recuperatori di energia termica, sotto forma di acqua calda, ottenuta dal raffreddamento dell’acqua del motore e dei gas di scarico dello stesso.

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                                                                     Scambiatore di calore     Potenza  cad. 650 KWt

Dal raffreddamento dell’acqua del motore si recuperano circa 317 KWt, mentre dal raffreddamento dei gas di scarico se ne recuperano altri 337. La potenza termica totale pertanto, che si recupera, in acqua calda a circa 90°C, è pari quindi a 654 KWt che sommati a quelli elettrici, prodotti come energia primaria, danno un totale di 1254 KW per cui il rendimento complessivo della macchina si eleva a circa l’ 88 – 90 % che è un rendimento effettivamente molto elevato.
L’energia termica recuperata, è ceduta, per il riscaldamento, alle strutture del complesso tramite due scambiatori di calore a piastre, ciascuno della potenza di 650 KWt che è pari alla potenza termica recuperata, per cui le due macchine funzionano alternativamente. Gli scambiatori sono collegati in serie ai ritorni delle cinque caldaie a condensazione (ad alto rendimento) esistenti, che fungono da riserva ed integrazione all’impianto di trigenerazione.
Queste infatti si accendono e si spengono automaticamente in caso di fermo dell’impianto predetto o quando questo può risultare insufficiente nei periodi di maggior freddo.
La potenza termica recuperata copre nel periodo invernale circa il 50 % del fabbisogno termico delle strutture, mentre soddisfa le esigenze o può risultare esuberante nei periodi di meno freddo. L’autosufficienza dell’impianto si può verificare anche in modo empirico osservando se le ciminiere emettono o non emettono fumo.
Nel periodo estivo, quando il riscaldamento non serve, l’energia termica recuperata dal coogeneratore in acqua calda, è utilizzata per produrre energia frigorifera sotto forma di acqua refrigerata a 8°C che è la temperatura ideale per il raffrescamento estivo. Ciò avviene a mezzo di un gruppo frigorifero ad assorbimento.
E’ un processo ritornato in auge in questi ultimi anni con il miglioramento delle tecnologie prodotte. La potenza massima generata dal gruppo frigorifero è pari a 400 KWf contro una potenza immessa di 603 KWt.
Il rendimento della macchina in questo caso è leggermente inferiore, ciò è dovuto al complicato processo di trasformazione (acqua calda acqua fredda) .

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Frigorifero ad assorbimento   Potenza 400 KWf

La potenza prodotta dal frigorifero ad assorbimento è ceduta alle centrali frigorifere a funzionamento elettrico che fungono da riserva ed integrazione del gruppo predetto, similmente alle caldaie per riscaldamento. Il collegamento con gli impianti frigoriferi avviene sulle tubazioni di ritorno, dei chiller in modo che l’energia frigorifera dell’assorbitore preraffreddi l’acqua di ritorno degli stessi.

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Torre di raffreddamento   Poteza di dissipazione 1013 KW

L’impianto è dotato inoltre, di un sistema di monitoraggio che consente di rilevare giornalmente i parametri necessari alla verifica dei rendimenti della macchina e dei risparmi realizzati.
Attualmente i risparmi si attestano in circa circa
20.000,00 Euro mensili.
Ne deriva anche una notevole riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera a favore della salvaguardia dell’ambiente, problema questo che sicuramente sta a cuore di tutti noi, ma che per la Società Sogedin è da sempre uno dei principali obiettivi da perseguire.

Le emissioni in atmosfera, sappiamo sono costituite dai prodotti della combustione del gas metano, come CO(monossido di carbonio), CO2,anidride carbonica) NOX.(ossido di azoto) L’impianto installato rispetta, per costruzione, l’emissione di ossido di azoto, mentre per il rientro nei limiti di legge del monossido di carbonio è installata una marmitta catalitica che accelera il processo di ossidazione del monossido di carbonio in anidride carbonica.”

Con l’impianto a regime, le emissioni in atmosfera di inquinanti evitate, espresse in tonnellate anno, sono le seguenti:

  • Anidride carbonica 939
  • Monossido di carbonio 1,37
  • Ossido di azoto 1,37
  • Idrocarburi 0,51
  • Polveri 0,05.