L’”Adriano Panatta Racquet Club”, aperto a tutti, ha scelto il “Giovanni XXIII” per la salute dei propri utenti
Lo sport è salute e la salute è…sport! Da oggi a Treviso c’è un’opportunità in più per gli amanti dell’attività fisica e della cura del corpo: l’”Adriano Panatta Racquet Club” in via Giuseppe Maffioli, 1, nell’area Ex Zambon convenzionato con il Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier. Due ettari a cielo aperto dove ritrovare la tranquillità a pochi minuti dal centro di Treviso. Si può giocare a tennis nei quattro campi in terra battuta e due sintetici; a padel nei sei campi coperti di ultima generazione; allenarsi in palestra o fare fitness ma anche rilassarsi nell’ area welness dove sono presenti due idromassaggi e la sauna finlandese. E poi la piscina all’aperto, a ridosso del ristorante, per ritrovare gusto e convivialità anche per chi non pratica sport, considerato che il Club è aperto a tutti, senza necessità di iscrizione annuale. L’idea, unica nel suo genere, nasce dall’amicizia di Adriano Panatta con Philippe Donnet e Marco Bonamigo.
Abbiamo incontrato Adriano Panatta, il pluricampione di tennis romano ma trevigiano d’adozione.
Perché la scelta di arrivare a Treviso?
A Treviso sono arrivato in primis per amore. Mia moglie è trevigiana e poi ho trovato una città molto accogliente che mi ha sempre trattato molto bene consentendomi di instaurare un buon rapporto con tutti. Poi è arrivata l’opportunità di riaprire un vecchio club, storico per la città di Treviso visto che praticamente tutti quelli che giocavano a tennis hanno iniziato qui: l’ex centro sportivo Tennis Zambon. Dopo l’acquisto l’abbiamo completamente ristrutturato e oltre al tennis abbiamo fatto un’operazione più completa con campi di padel, che adesso va molto di moda; la palestra di attrezzi e la sala corsi. C’è inoltre una grande Spa e la Clubhouse ispirato all’atmosfera di casa con il camino e i salottini; il ristorante, le verande sui toni del carta da zucchero del beige e del bianco. Si accede da una lunga veranda che da direttamente sulla piscina completamente ristrutturata e pronta ad accogliere, già da questa estate, quanti vorranno trovare un po’ di refrigerio durante le calde giornate della bella stagione.
Lei ha riportato in auge lo sport di Club, è stato ben recepito dai trevigiani?
Abbiamo aperto da poco più di 4 mesi e siamo molto soddisfatti. Siamo in crescita e questo lo dobbiamo all’utenza che ha capito il valore e le opportunità che può trovare nella nostra struttura che è praticamente unica nel suo genere. E’ un luogo molto bello, costruito per essere accogliente a tutti. Dallo sportivo alle famiglie che possono venire qui per svolgere svariate attività. E poi ha una particolarità che pochi, se non addirittura nessuno, può fornire: non c’è una quota associativa per entrare. Qui può venire chiunque. E’ un luogo pubblico dove anche chi non pratica sport può prendere un caffè, ritrovarsi per un aperitivo con gli amici, anche a bordo piscina, o pranzare o cenare nel ristorante. Naturalmente a fare da padrone è lo sport che qui si può imparare, attraverso dei corsi anche per bambini, e praticare in un ambiente in mezzo alla natura e in assoluta sicurezza.
In tema di salute e sicurezza cosa offrite?
Con il Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier abbiamo in atto una convenzione che prevede tariffe agevolate per i nostri utenti che vogliono fare sport in sicurezza. Sicuramente lo sport è sinonimo di salute e non lo dico solo io ma lo dice la scienza. Lo sport fa bene alla salute però ci si deve controllare: non esagerare, soprattutto quando si hanno patologie o si è un po’ anziani. E comunque è bene tenersi sempre controllati. Ecco perché abbiamo stretto questo rapporto con la Casa di Cura di Monastier. I medici possono dare supporto alla nostra utenza e noi possiamo essere un punto di riferimento per quegli utenti del Presidio Ospedaliero che, per stare bene, necessitano di praticare sport. Un binomio perfetto e sicuramente vincente!
Matteo Geretto Responsabile Sviluppo e Comunicazione Giovanni XXIII e Adriano Panatta