Ad aprile 2018 ci sarà la posa della prima pietra del nuovo poliambulatorio di Arquata del Tronto, frutto anche della solidarietà veneta. L’edificio infatti verrà realizzato anche grazie ai proventi delle mammografie della Casa di Cura Giovanni XXIII. Un altro, fondamentale tassello di una collaborazione che da due anni vede insieme la “Giovanni XXIII”, Avis Veneto e Avis Marche per la realizzazione del poliambulatorio in una zona duramente colpita dal sisma e dove c’è bisogno di tutto.
La nuova struttura sarà composta da quattro ambulatori e sarà l’unico punto di riferimento sanitario per migliaia di persone tra abitanti e turisti che, pian pianino, stanno tornando a visitare i parchi della zona, in particolare quelli dei Monti Sibillini e dei Monti della Laga. La struttura più vicina, infatti, dopo il terremoto che ha distrutto anche Amatrice, è ad Ascoli Piceno. La Casa di Cura, che già ha inviato un defibrillatore al medico del paese, Italo Paolini (collegatosi in diretta durante la serata), ha annunciato che si occuperà anche dell’arredamento di uno o più ambulatori e che un suo cardiologo, il dottor Totò Giujusa, ha dato disponibilità a recarsi una volta al mese gratuitamente per visitare la popolazione di Arquata. Nel frattempo, la raccolta fondi continuerà, sempre tramite Avis regionale Veneto.
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