Melanoma: diagnosi e prevenzione

Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti (cellule che determinano il colore della pelle). Può formarsi sulla pelle sana oppure svilupparsi su un nevo preesistente. Oggi è una patologia tumorale in aumento: in Italia ci sono 14mila nuovi casi ogni anno e riguardano pazienti al di sotto dei 50 anni.

Alcune persone corrono un rischio più alto rispetto ad altre di sviluppare un melanoma cutaneo. Questo può dipendere da diversi «fattori di rischio». Un fattore di rischio è ciò che aumenta la probabilità di una persona di contrarre una malattia, come il tumore; avere uno o più fattori di rischio non significa però necessariamente ammalarsi.

I fattori di rischio

Per il melanoma i principali fattori di rischio sono i seguenti:

•  carnagione chiara e occhi chiari e/o capelli biondi o rossi;
•  presenza di nevi multipli (>100) o atipici;
•  anamnesi personale positiva per melanoma;
•  parente di primo grado affetto da melanoma;
•  esposizione solare eccessiva e storia di scottature solari durante l’infanzia.

Prevenzione

Il primo e fondamentale obiettivo nella lotta al melanoma consiste nel riconoscimento in fase precoce e nel successivo trattamento chirurgico che nella maggior parte dei casi è risolutivo. Quando un melanoma viene diagnosticato in fase iniziale, il tumore viene asportato e il paziente può tornare a condurre una vita normale.

E’ consigliato l’autoesame dei nei (ogni 3-4 mesi), con l’ausilio della semplice regola dell’abcde: asimmetria della lesione, bordi irregolari, colore disomogeneo (rosso-bruno, rosa non uniforme, nero); dimensioni (> 6 mm), e come evoluzione (crescita/allargamento della lesione o qualsiasi cambiamento nella forma e nel colore). La presenza di qualcuno di questi caratteri può far sospettare il melanoma, e deve quindi spingere ad una valutazione specialistica.

Per poter effettuare un’adeguata prevenzione dei tumori cutanei, le linee guida internazionali in materia consigliano controlli ripetuti ogni 6 mesi-1 anno (a seconda dei fattori di rischio personali, come il numero di nevi, familiarità per tumori cutanei, fototipo chiaro, etc).

Diagnosi

La visita dermatologica comprende, oltre all’osservazione diretta delle neoformazioni pigmentate, altre metodiche più complesse, come la dermatoscopia che permette la valutazione diretta ed in modo non invasivo e indolore, di micro-strutture anatomiche che si trovano all’interno della pelle. Alcune statistiche riportate in letteratura relative al rapporto tra melanoma e numero totale di lesioni asportate, mostrano che con la sola osservazione clinica, viene riconosciuto circa un melanoma ogni 30 lesioni asportate, il rapporto scende ad 1:15 nel caso in cui l’esame clinico venga effettuato dal dermatologo. Con l’ausilio della dermatoscopia questo rapporto si attesta mediamente su 1:5.

Informazioni e prenotazioni visite:

  • Casa di Cura: 0422 896 739

Lunedi – Venerdì dalle ore 08.00 alle ore 16.00.

  • Centro Medico  (solo libera professione)  0422 896 599  

Lunedì – Giovedi dalle ore 09.00 alle ore 19.00

Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00

#Prevenire e #Curare le Parodontiti

Le parodontiti sono un’infiammazione delle gengive che, se non curate per tempo, possono portare ad ascessi anche gravi, fino alla perdita dei denti. Per capire come prevenire e come trattare il problema, abbiamo chiesto al dottor Leonardo Priore, responsabile del Servizio di Odontostomatologia della Casa di Cura Giovanni XXII di Monastier (Treviso). “Le malattie parodontali colpiscono un’ampia fascia della popolazione, non solo in età adulta. Si tratta, infatti, di un disturbo che, in parte, è fisiologico (con l’età, le gengive tendono a ritirarsi, ndr), ma ha pure una componente ereditaria e può, quindi, colpire anche i giovani, con forme molto aggressive”.

I PRIMI SINTOMI

“Il primo campanello d’allarme – spiega il medico – è il sanguinamento gengivale, che indica la presenza di un’infezione in atto. Quando si nota del sangue lavandosi i denti, quindi, bisogna subito rivolgersi a un dentista, per svolgere un’accurata pulizia.
La semplice igiene con spazzolino e filo interdentale non basta: è necessaria un’ablazione profonda, che elimini tutti i residui di placca e tartaro dalle tasche che si sono formate tra dente e gengiva. I microbi che si annidano all ’interno, di tipo anaerobico, sono molto aggressivi e possono provocare infezioni che, oltre alla bocca, provocano danni anche gravi al resto dell’organismo”.

“In questa fase, poi, è fondamentale eseguire un sondaggio, che permetta di stabilire quanto sono profonde queste cavità. Se lo spazio supera i 4 millimetri, sarà necessario intervenire chirurgicamente, per ‘riempire’ la tasca. L’operazione, ovviamente, sarà tanto più facile quanto prima si individua il disturbo. Ma anche in presenza di denti già compromessi, perché si muovono, il paziente non si deve scoraggiare: le moderne tecniche a nostra disposizione permettono di salvare il dente prima della caduta”, prosegue il dottor Priore.

STILI DI VITA CORRETTI

“Ci sono malattie e terapie mediche che possono complicare il quadro delle parodontiti: queste infezioni sono strettamente legate al diabete e alle patologie cardiovascolari. Un’attenzione speciale, poi, va posta alle donne in gravidanza e a chi assume farmaci bifosfonati (in grado di inibire il riassorbimento osseo, ndr), perché, diminuendo la vascolarizzazione, rischiano di aumentare le possibilità di necrosi. “Detto delle possibili cure, però, è fondamentale ricordare che la prima prevenzione dipende molto dal nostro stile di vita. Il fumo aumenta il rischio di parodontiti, perché la nicotina riduce i risultati delle terapie e si deposita nelle tasche. Via libera, invece, ad un’alimentazione sana, equilibrata e ricca di vitamine. Dopo i pasti principali, bisogna sempre spazzolare bene i denti.

In commercio, si trovano dentifrici salini o a base di clorexidina che possono aiutare a prevenire i disturbi, ma è bene ricordare che usare in modo corretto lo spazzolino è la cosa più importante per evitare l’erosione dei colletti e la retrazione delle gengive”.

“Infine – conclude il medico – almeno una volta all’anno è opportuno programmare una visita di controllo e un’igiene dentale, che permetterà così anche di monitorare lo stato di salute della nostra bocca”.

Interventi di “Trapianto di Cornea” alla Casa di Cura Giovanni XXIII

Dal mese di Gennaio presso la Casa di Cura Giovanni XXIII è iniziata l’attività di trapianto di cornea con le tecniche più avanzate grazie alla collaborazione del Dott. Alfonso Zampini, ultimo allievo del Prof. Giovanni Rama.

L’intervento di  “Trapianto di Cornea” o Cheratoplastica è rivolto a tutte le patologie della cornea che riducono l’acuità visiva o per un’opacità del tessuto (cicatrici post-infettive o post-traumatiche, distrofie o degenerazioni corneali) o per una sua distorsione (cheratocono, traumi). L’intervento consiste nella sostituzione del tessuto danneggiato con una cornea da donatore proveniente dalla Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, e viene eseguito in anestesia loco-regionale. Il nuovo lembo corneale, ripristinando la trasparenza della cornea, può consentire al paziente di recuperare la vista, migliorando le condizioni di vita di questi pazienti.

Ma non c’è trapianto se non c’è donazione!

Per questo motivo la Dott.ssa Flavia Petrin, Responsabile dell’Ufficio Prestazioni Sanitarie e Presidente Nazionale AIDO, Associazione per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, ha promosso insieme con AIOP Giovani Veneto la partecipazione al progetto “Girasoli” della F.B.O.V.  volto all’incremento di trapianti di tessuti oculari nel Veneto, che prevederà la raccolta dei tessuti corneali sia in Casa di Cura Giovanni XXIII sia presso il Centro Servizi agli Anziani Villa delle Magnolie.

 

Grazie alla stretta collaborazione tra la Casa di Cura, la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, il Coordinamento Ospedaliero Trapianti dell’ULSS 9 e il Centro Regionale Trapianti si è raggiunto un traguardo di indubbia soddisfazione non solo per gli operatori che partecipano direttamente a questa attività, ma per l’intera rete.

 

Ci prendiamo a CUORE la tua Salute

Nella Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier di Treviso è attivo il Servizio Cardiovascolare comprendente Cardiologia, Medicina dello Sport, Angiologia, Chirurgia Vascolare. Gli ambulatori, completamente riammodernati  hanno trovato di recente una nuova sede. Si trovano oggi, infatti, al piano terra nella ex Casa Soggiorno Villa delle Magnolie alla fine del corridoio dove si trova il bar.

Nell’ambito dell’attività della Medicina dello Sport vengono rilasciati i certificati di idoneità sportiva sia non agonistica che agonistica, in accordo con la legislazione vigente.

Alcuni degli atleti che vengono valutati hanno la necessità di completare gli accertamenti con indagini cardiovascolari strumentali di secondo e terzo livello che vengono forniti dalla Cardiologia, dall’Angiologia e in collaborazione con il Servizio di Radiologia della Casa di Cura dotato delle apparecchiature più all’avanguardia.

Non a caso, siamo oggi realtà di riferimento per importanti società sportive del territorio quali Treviso Basket, Reyer Basket Venezia, Venezia Footbal Club e per molte altre che militano in campionati minori.

 

In particolare il Servizio di Cardiologia garantisce l’esecuzione di:

-Ecocardiogramma trans toracico, ecocardiogramma trans esofageo, ecocardiogramma con eco contrasto ed ecocardiogramma da stress farmacologico, per la ricerca di cardiopatia strutturali o di coronaropatia ischemizzante

-Ecg dinamico (detto holter) anche a 12 derivazioni, per la valutazione delle aritmie

-Monitoraggio pressorio ambulatoriale (detto anche holter pressorio) per una migliore definizione dell’ipertensione arteriosa del cuore.

Il Servizio di Angiologia fornisce l’esecuzione di ecodoppler arteriosi e venosi in tutti i distretti vascolari esplorabili per la ricerca e la definizione di eventuali patologie vascolari.

Infine, in collaborazione con il locale Servizio di Radiologia, sono disponibili metodiche avanzate per lo studio del cuore, con esami non invasivi  come tac coronarica e risonanza magnetica a riposo o dopo stress farmacologico per quei casi nei quali sono indicate le suddette metodiche.

Per informazioni e prenotazioni

Rivolgersi allo sportello o telefonare allo 0422 896743,

dalle ore 08.30 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì.

Per effettuare l’Elettrocardiogramma NON E’ NECESSARIA la prenotazione e NON SERVE la prescrizione medica.

L’ambulatorio è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle 8.30 alle 12.00

 

Dopo le abbuffate natalizie: “Fegato grasso, un problema da non trascurare”

Durante le vacanze natalizie sarà capitato a tutti di approfittare di invitanti e copiosi pasti, magari accompagnati da qualche bicchiere di buon vino, ma fate attenzione perchè periodi prolungati di eccessi, abbinati ad una vita sedentaria sono le principale causa della steatosi,  ovvero un eccessivo accumulo di grassi nelle cellule epatiche, che a lungo termine può provocare danni cardiovascolari e tumori.

Ecco come prevenirla.

Il fegato è un grande laboratorio chimico, all’interno del quale avviene la maggior parte delle reazioni dell’organismo. Può essere considerato, insomma, come un organo chiave del metabolismo, in cui si sintetizzano molecole fondamentali per la nostra vita. Può essere la sede di diverse malattie, ma una delle problematiche che maggiormente lo affligge negli ultimi anni è la steatosi epatica. “Questo termine identifica un eccessivo accumulo di grasso all’interno delle cellule epatiche”, ci spiega Maurizio d’Aquino, primario del reparto di Medicina della Casa di Cura Giovanni XXIII a Monastier (Treviso). “Il fatto di vedere questo problema più spesso è legato soprattutto alla sedentarietà e a un’alimentazione troppo ricca di calorie. Quando il fegato non riesce a metabolizzare i grassi perchè il loro apporto è nettamente aumentato, il grasso in eccesso si accumula all’interno delle singole cellule. Tra le principali cause della steatosi quindi, ci sono il sovrappeso e l’obesità, ma anche il diabete e le dislipidemie, ovvero le alterazioni dei grassi nel sangue, soprattutto dei trigliceridi, e diversi farmaci”.

Una malattia senza sintomi, che di solito si scopre in modo occasionale.

“Questa patologia è più frequente nella area mediterranea, dove colpisce il 70 per cento dei maschi tra i 30 e i 40 anni. Non presenta sintomi, perciò la sua diagnosi è del tutto occasionale, in concomitanza con test di funzionalità epatica, magari per un check up, o direttamente visibile a un’ecografia addominale eseguita per altri motivi. L’importanza clinica della steatosi epatica è legata all’effetto di promozione anche di un danno cardiovascolare che, ovviamente, si aggiunge al problema epatico, e al rischio di tumori, non solo del fegato”.

“Va ricordato – continua il dottor d’Aquino – che anche l’abuso di alcol (dalla birra al vino, fino ai superalcolici) può condurre inizialmente a un ‘fegato grasso’, anche se questa sostanza può nel tempo condurre ad aggravare la situazione, evolvendo verso la fibrosi e, successivamente, la cirrosi. Considerata fino a non molti anni fa come una condizione benigna, oggi si ritiene che, in alcune persone – circa il 20 per cento dei soggetti affetti da steatosi – l’eccesso di grasso epatico possa determinare un quadro di infiammazione del fegato, noto come steatoepatite, tra le principali cause dell’evoluzione della malattia verso patologie più gravi”.

“Come si scopre e come si può curare: l’importanza di una dieta corretta”

 Gli esami di laboratorio che evidenziano un’alterazione di solito portano, da un lato, a eseguire ulteriori test, magari utili a escludere una causa nell’ambito dei virus delle epatiti, dall’altro spingono il medico di medicina generale a richiedere un’ecografia per studiare meglio il fegato. Questo esame innocuo, eseguito con ultrasuoni, permette di rilevare un fegato ‘più riflettente’, che il radiologo diagnostica con facilità come fegato grasso”.
“Di norma, questi esami sono più che sufficienti per avere una diagnosi, anche se l’epatologo può utilizzare anche altre indagini, come la biopsia epatica, la radiologia o un test di più recente introduzione, l’elastografia epatica, in grado di diagnosticare l’ipotetica evoluzione verso la fibrosi. Si tratta di un particolare uso degli ultrasuoni (o meglio delle shear waves), che permette di valutare e quantificare la presenza di fibrosi”.
“Non esiste una terapia farmacologica particolare”, conclude il primario. “La cura più efficace, infatti, è la rimozione delle cause stesse che l’hanno determinata. Bisogna, quindi, adottare una corretta alimentazione o una dieta ipocalorica, fare attività fisica di tipo aerobico (passeggiata, corsa, bici, nuoto) e sospendere l’uso di bevande a contenuto alcolico”.

 

 

 

Donare tessuti quando si è in vita? Da oggi si può anche presso la Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier di Treviso

Donare un tessuto omologo significa sempre più migliorare le condizioni di vita di molti pazienti spesso vincolati a terapie lunghe e dolorose.

La Chirurgia Vascolare della Casa di Cura Giovanni XXII, diretta dal dr. Giancarlo Bisetto, da anni utilizza la vena safena omologa criopreservata per il salvataggio di arti severamente compromessi o considerati inoperabili, o in caso di infezione di protesi vascolari. La disponibilità della Banca dei Tessuti di Treviso, nella preparazione di tessuto omologo, ha consentito di ampliare le possibilità chirurgiche offrendo ai pazienti prospettive per una buona qualità di vita.

Ma non c’è trapianto se non c’è donazione!

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Per questo motivo la Dott.ssa  Flavia Petrin, Responsabile dell’Ufficio PrestazioniSanitarie e Presidente Nazionale AIDO, Associazione per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, ha promosso un progetto avviato il 13 dicembre scorso, progetto che offre ai pazienti operati di safenectomia la possibilità di donare la vena safena, un semplice rifiuto ospedaliero che si trasforma in un nobile tessuto.

Grazie al gesto della donazione e alla stretta collaborazione tra la Casa di Cura, la Fondazione Banca dei Tessuti di Treviso Onlus, il Coordinamento Ospedaliero Trapianti dell’Ulss 9 e il Centro Regionale Trapianti si è raggiunto un traguardo di indubbia soddisfazione non solo per gli operatori che partecipano direttamente a questa attività, per l’intera rete.

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Riabilitazione con tecniche all’avanguardia

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L’Area riabilitativa da molti anni rappresenta un’istituzione nell’ ambito delle cure fisioterapiche. Dal 2010, il reparto è ulteriormente progredito, grazie all’ acquisto di macchinari di ultima generazione e al costante aggiornamento dello staff, formato da medici, infermieri professionali, fisioterapisti, operatori socio-sanitari e altri specialisti (psicologo, assistente sociale, tecnico ortopedico, …).
“Il principale obiettivo – spiega la dottoressa Elisa Pasqualetto, che dirige il Reparto di medicina riabilitativa e il servizio di medicina fisica e riabilitativa della struttura – è il recupero motorio, funzionale e psicologico e la ripresa della massima autonomia del paziente. Gli interventi sono stabiliti attraverso un progetto individuale, che tiene conto delle condizioni cliniche, delle potenzialità di recupero, delle problematiche socio-familiari e delle esigenze personali. Inoltre, la stretta collaborazione con il reparto di ortopedia e di medicina garantisce la piena continuità terapeutica”.

Cure di ultima Generazione

“Il reparto – prosegue Pasqualetto – dispone di tutti gli ultimi ritrovati tecnologici. Andiamo dalla Tecar, apparecchiatura a radiofrequenza per il trattamento delle lesioni muscolo-scheletriche e osteoarticolari, al Laser a scansione (indicato per le terapie del dolore, ha effetti biostimolanti e anti-infiammatori), passando per la Sit Therapy, macchinario che sfrutta la veicolazione transdermica, usata nelle patologie infiammatorie muscolo -scheletriche, la biorisonanza magnetica pulsante, la Tens (stimolazione elettrica utilizzata per il dolore acuto post-operatorio e per il dolore cronico muscoloscheletrico, le nevralgie e le neuropatie), l’elettroterapia, l’ultrasuono a contatto e immersione e una palestra attrezzata, che permette di eseguire la fisioterapia in circuite training, potenziando così gli effetti del lavoro”._untitled_-122
“L’area riabilitativa – spiega ancora la dottoressa – si occupa della presa in carico di persone che presentano limitazioni funzionali associate a disabilità e/o dolore dovute a patologie disabilitanti di origine ortopedica – muscoloscheletrica (post trauma o intervento, patologie degenerative croniche o osteoartrosi, sindromi fibromialgiche,…), di origine neurologica nell’adulto, dismorfismi in età evolutiva (come scoliosi, dorso curvo, piede piatto, …) e di origine viscerale, in seguito a un evento acuto (ad esempio un intervento urologico, ginecologico o senologico) o croniche (come nel caso del linfedema postmastectomia). Ogni paziente, sia in regime di convenzione con il sistema sanitario sia privatamente, viene sottoposto a una visita fisiatrica, che consente di mettere a punto il programma riabilitativo più adeguato per garantire il pieno recupero o il miglioramento della sua condizione”.

La Casa di cura Giovanni XXIII mette a disposizione dei pazienti un percorso su misura, pensato per favorire il recupero motorio, funzionale e psicologico.

Servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa

0422 896 408 / 407 – Segreteria
0422 896 394 – Coordinatore
fkt@giovanni23.it

Fai del BENE a te, sostenendo la RICERCA. Aiuta Avis e Lilt.

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Anche a Novembre…

Fai del #BENE a te, sostenendo la #RICERCA.

La Casa Di Cura Giovanni XXIII Monastier di Treviso, collabora con Avis Regionale Veneto e LILT ONLUS Treviso nella campagna di Informazione e Prevenzione al carcinoma mammario. Donerà inoltre, in parti uguali, parte della somma versata per tutte le mammografie prenotate in ottobre e novembre.

A promozione di questa iniziativa è nato uno spot radiofonico, in onda in questi giorni in una nota emittente del triveneto ed ascoltabile dal sito di Avis Veneto.

Per ascoltare lo spot: http://www.avisveneto.it/…/spot-radio-avis-veneto-nel-rapp…/

Con la #PREVENZIONE il tumore si VINCE

Prenota una MAMMOGRAFIA 3D su:

https://www.giovanni23.it/previeni/percorso-donna/
o telefonicamente allo 0422.896710

Innovazioni tecnologiche per una diagnosi preventiva – Giovanni XXIII – InFORMA

“Vedere il nemico per sconfiggerlo”. Grazie a molte innovazioni teconologiche  è possibile oggi effettuare  una diagnosi preventiva. Ce ne parla il Dott. Di Toma, Radiologo e responsabile del Servizio di Diagnostica per immagini della Casa di Cura Giovanni XXIII. In particolare, spiegherà nel video, il funzionamento del Mammografo con Tomosintesi in 3D, recentemente acquistato dalla struttura.

 

Prenota una mammografia 3D compilando questo FORM

Benessere fisico e psicologico, sociale ed emotivo degli iscritti, le finalità dei nuovi Corsi dell’Associazione Germogli

L’associazione Germogli, associazione culturale senza finalità di lucro, promuove corsi rivolti ad adulti ed bambini. Tra i suoi scopi ha la promozione del benessere fisico e psicologico, sociale ed emotivo degli iscritti, la crescita culturale ed etica giovanile e non. Tutti i corsi organizzati dall’ Associazione Germogli si terranno presso i locali del Centro Servizi agli anzianiVilla delle Magnolie” ed il MicronidoLa Casa sull’Albero” di Monastier di Treviso (TV), via Giovanni XXIII, 9.

La Psicomotricità Relazionale:

con Raffaella* – Bambini/e 4-7 anni

La psicomotricità, educativa è un’ attività di gioco libero con cerchi, corde, palle,
bastoni e stoffe, che permette ai bambini di esprimere il proprio mondo interiore e li aiuta
nell’evoluzione e sviluppo della loro identità individuale. L’attività psicomotoria viene svolta in piccolo gruppo, oppure su richiesta *singolarmente.
Raffaella Avanzi, laureata in Scienze dell’Educazione e
specializzata in Psicomotricità di tipo Analitico-Relazionale.

Arteterapia Postparto,

Con Laura* – Donne in gravidanza

Il progetto si rivolge ad un gruppo di mamme che vivono il delicato periodo del post parto. E’ uno spazio sicuro e protetto di condivisione, di assoluto non giudizio, dove ogni donna potrà essere libera di esprimere se stessa, il proprio sentire attraverso: disegno, pittura, scultura, fotografia, collage…sarà un‘occasione per trovare un sostegno emotivo e ristabilire il proprio benessere psicofisico. Si può scegliere se venire sole o accompagnate dai propri bimbi.
Il percorso durerà 12 incontri con cadenza settimanale

*Laura Bot, diplomata al liceo artistico e all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Shiatsu in Gravidanza

con Laura* – Donne in gravidanza
Durante la maternità, lo Shiatsu è una disciplina particolarmente adatta ad accompagnare la donna nei profondi cambiamenti ed adattamenti fisici ed emotivi che si verificano nel periodo della gravidanza e del post-parto.
*Barbara Farina, Presidente Associazione Sorgente Morgano.

Lo Shiatsu

Responsabile Barbara Farina con Accademia Shiatsu-Do* Adulti e anziani

Lo Shiatsu ha avuto origine nell’ambito della cultura orientale antica ed il riconoscimento e sviluppo sono avvenuti in Giappone a partire dagli anni ‘20. E’ considerata una disciplina evolutiva la cui essenza si esprime attraverso la “pressione”, che produce uno stimolo a cui l’organismo della persona trattata risponde, recuperando e manifestando le proprie risorse vitali. Trattamenti individuali

*Barbara Farina, Presidente Associazione Sorgente Morgano.

La Ginnastica Dolce

con Nicolò* – Adulti e anziani

attraverso esercizi mirati e specifici, riduce e previene dolori di origine muscolare ed articolare causati dall’ avanzamento dell’età, da una vita sedentaria, da sforzi bruschi o posizioni errate. Aiuta a migliorare l’elasticità muscolare, l’articolarità, la coordinazione, la respirazione, il tono muscolare ed è consigliata a chi necessita di un’attività ginnica completa e non traumatica. Dona un benessere generale a tutto il corpo.
*Nicolò Marangon, laureato in Fisioterapia e perfezionatosi in riabilitazione posturale.

Corso di Inglese:

con Franca* – Bambini/e 6-10 anni
con Valerie * – Bambini/e 3-5 anni

Il corso di inglese per bambini insegna la lingua inglese divertendosi attraverso canzoni, giochi e simpatiche immagini! Questo metodo li aiuterà a comunicare e familiarizzare con questa lingua in un ambiente divertente e non scolastico. I bambini saranno stimolati all’ascolto, dialogo e comunicazione.

*Franca Ryan, insegnante bilingue con esperienza pluriennale in
Italia ed in Inghilterra nell’insegnamento dell’inglese.
*Valerie Torres, insegnante madrelingua con esperienza pluriennale.

Apprendere Attivamente

Con Senia*- Bambini/e ragazzi/e 5-18 anni

È un progetto ricreativo ed educativo che offre un
sostegno ai bambini ed ai ragazzi “in difficoltà con
la scuola” attivando percorsi personalizzati,
sviluppati singolarmente od in piccolo gruppo, in
un’ottica di prevenzione dei disagi psicologici
legati all’insuccesso scolastico.
*Senia Pagotto, laureata in Psicologa dello Sviluppo e
perfezionatasi in Psicologia dell’Apprendimento.

Corso di Spagnolo

con Maria* – Bambini/e 3-6 anni
e bambini/e 6-10 anni

Il corso di spagnolo per bambini insegna la lingua
spagnola divertendosi attraverso canzoni, giochi e
simpatiche immagini! Questo metodo li aiuterà a
comunicare e familiarizzare con questa lingua in un
ambiente divertente e non scolastico. I bambini
saranno stimolati all’ascolto, dialogo e comunicazione.
*Maria Garrocho Serrano, madrelingua, ha insegnato spagnolo a
bambini stranieri in Spagna.

Percorso d’Arte,

con Laura* – Bambini/e ragazzi/e 6-13 anni

I bambini saranno accompagnati alla scoperta
dell’arte a 360 gradi. Esploreranno e faranno
esperienza delle piu’ importanti correnti artistiche
del ‘900. Ad ogni incontro verrà creata
un‘originale opera d’arte e a seconda della
corrente artistica saranno utilizzate le tecniche ed
i materiali che la rappresentano.
*Laura Bot, diplomata al liceo artistico e all’Accademia di
Belle Arti di Venezia.

Corso di Teatro,

con Silvia* – Bambini/e ragazzi/e 6-18 anni

Il teatro è un’attività in grado di coinvolgere i
ragazzi, sia come attori che come spettatori,
aprendo loro una finestra su un mondo ricco di
espressività, di emozioni e di creatività. Il corso
avvicinerà i ragazzi alle tecniche del teatro, per
offrire loro strumenti utili nella relazione e nella
scoperta di sé, delle proprie emozioni e
potenzialità espressive.

*Silvia Busato, attrice professionista, regista, diplomata
counsellor.

Informatica,

con Enrico* – Adulti e anziani

Imparare ad usare il computer può essere
semplice e divertente se imparato in allegria!
Enrico insegnerà ad adulti e anziani ad utilizzare il
computer per poter imparare a compiere in
autonomia le attività di base che oggi possono
arricchire e semplificare la vita…! Come l’uso della
posta elettronica, la scrittura di testi, la
navigazione in internet e la scoperta dei siti web.
Sarà attivato il corso base e intermedio.
* Enrico Martin, laureato in informatica.

Corso di Inglese,

con Diana* – Adulti e anziani

Diana, insegnante madrelingua, ti insegna
l’inglese in un’atmosfera di rilassata simpatia!
Sia che tu non abbia mai studiato inglese, sia che
tu lo conosca già, puoi iniziare a frequentare il
corso del livello più adatto a te. Le lezioni si
svolgono in piccoli gruppi di circa 6-8 persone, per
facilitare l’apprendimento, con cadenza
settimanale.

Corsi base, intermedio e avanzato.

*Diana Corona, insegnante madrelingua, abilitata
all’insegnamento della lingua inglese a Toronto, Canada

Riflessologia Plantare,

 

con Michela* – Adulti e anziani

La Riflessologia plantare è una tecnica antica
non invasiva, che si pratica con un massaggio
dolce del piede ed è finalizzata al recupero ed al
mantenimento dell’equilibrio energetico.
Trattamenti individuali.

*Michela Marcuzzi, diplomata F.I.R.P.

PER INFORMAZIONI

contatta i seguenti numeri, la mattina:
corsi per bambini 0422896576; corsi per adulti e anziani 0422896489.
Tutti i corsi organizzati dall’ Associazione Germogli si terranno presso i locali del Centro
Servizi agli anziani “Villa delle Magnolie” ed il Micronido “La Casa sull’Albero” di
Monastier di Treviso (TV), via Giovanni XXIII, 9